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Da "Midbar" (di Raffaela Fazio - Raffaelli Editore, 2019) - 05 - Un popolo (il canto di Mosè)

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  Raffaela Fazio     “Mosè disse al Signore: « Perdona, Signore,  io non sono un buon parlatore;  non lo sono stato né ieri né ieri l’altro e neppure da quando tu hai cominciato a parlare al tuo servo,  ma sono impacciato di bocca e di lingua »” (Es 4,10). Quante volte ti ho guardato             dall’insonnia come si cerca di tenere insieme nella mente una parola e invece quella si spezza nel chiarore                    balbuziente. Quando la voce sogna riunisce il gregge dei suoi suoni e il tempo le obbedisce. Ma tu, popolo mio ti spargi come il mio nome confuso si divise tra il seno e il fiume il trono e poi il deserto. Adesso          in te esco dai miei confini. E non rinuncio perché ti vedo: sei tu, popolo incerto che mi pronunci                  passo a passo. Infinito, incompiuto il cielo ci presta un tetto provvisorio come il palato su cui la lingua batte           e sfiora il senso. ______ Nota dell’autrice Nella Bibbia, la fragilità umana è il luogo privilegiato dell’