(Redazione) - Dissolvenze - 09 - Ma il nome di loro vivrà per sempre
di Arianna Bonino (1) Da ventotto anni, ogni estate che viene e precisamente nel mese di luglio, lo trovo con le dita, più che con gl i occhi: questo libro è nel secondo ripiano della libreria, di fronte alla porta-finestra che per prima si illumina ogni mattina all’alba. L’ho messo ventotto anni fa tra alcuni volumi di poesia: è lì il suo posto, anche se non è una silloge, non è una raccolta di liriche, non è un poema, non è un volume di sonetti o un’ode. Non è nemmeno un breviario di preghiere e invocazioni. Men che meno un romanzo o un’opera teatrale. Non ci sono personaggi in questo libro, anche se ci sono molte figure e tanti nomi. Ci sono sessantadue fotografie proprio all’inizio, subito. Intendo dire che è l’unico libro che io conosca che è fatto così: non c’è niente prima delle fotografie, che infatti compaiono all’istante, appena si apre, senza una prima di copertina con il nome degli autori e il titolo. E le controcopertine sono sgombre, non c’è scritto niente di niente, nemm