A un giovane imputato
Ieri ho sfiorato un'altra volta la barba d'Odisseo; parole alte dedicate forse alla voce nascosta di ciò che non torna. Ma nel fascicolo, oggi, c'eri tu, e i tuoi occhi troppo neri per non ricordarmi quelli di mio figlio, troppo persi perché non ci vedessi i miei di allora. Il Mito che spesso usiamo per nasconderci alla vita era oggi lì, tra i fogli di quel fascicolo, a raccontarmi quali sirene t'abbiano spezzato il respiro. Io non so esser chiglia, né sono albero maestro, ma potrei farmi per te zattera - o remo - se mai vorrai remare. Ora, però, ti prego smetti di guardarmi negli occhi; posso difendere il tuo diritto al futuro solo se evito la memoria di ciò che sono stato a un passo da diventare. Foto e testo - inedito 2022 - di Sergio Daniele Donati