E ora tango (Oblivion) – La danza dell'Amore
Ti tengo lontana, che sai di mare. Ti tengo vicina, che sai di ginepro. E quella nota tenuta, sensuale, è un urlo, bambino, acuto. Un dondolarsi lento, sopracciglia alzate occhi umidi, ti tengo lontana che sai di calce, vicina che sai di ribes Ti tengo lontana che sai di cielo. Ti tengo vicina che sai di mamma. E torni e vai e torni, ancora. Onde. Ti tengo lontana, ti tengo vicina. E sogni e sogni E ancora pieghe, pieghe. Ti tengo lontana e vicina. E schiaffi e addii e ti tengo vicina e lontana, ancora. E torni e vai. E muovo il piede su asfalti bagnati su arie buone d'oblio. E vai e torni E ti tengo vicina e lontana e vibra lento e pulsa il ventre e vai e torni e ti tengo vicina e lontana. Che sai di mare e di ginepro di mamma e d'oblio