Dipinto di Vladimir Lubarov Mi commuove la tenacia del sogno, il suo volo radente che spezza ragnatele e smuove polveri da una realtà perdente e incapace di costruire da sola il futuro. Mi commuove l'ostinazione del bimbo quando urla "è mio" di ciò che, se non gli appartiene, è per una deviazione del senso. Spiega tu a quel bimbo - mentre io mi commuovo - che il dono di suo padre appartiene a ogni figlio e sostieni, se ci riesci, l'etichetta di follia che il suo sguardo, senza parola, pone sui tuoi volti. Mi commuove la cocciutaggine del vecchio, a pochi giorni dalla sua morte, mentre mi sussurra all'orecchio le formule che trasformano ciò che la vita gli ha negato in insegnamento per chi resta. Tutto questo mi commuove e mi gela la parola mentre osservo la forza bruta del sogno farsi strada tra denti ingialliti e menti inesperte. In cielo l'ottava lettera, la Heth, ride delle mie lacrime commosse e avvolge di suoni di lira le mani di un uomo innamorato dell...