Una poesia inedita di Sergio Carlacchiani - con nota di lettura di Sergio Daniele Donati
impregnato da questa sfera di Divino essere tratto distintivo del procedere così cerco il tronco dove innestare l'inversione che ci faccia ripiombare nell'essere delle cose e tralasciare vano questo insignificante apparire una cascata labirintica di domande sul capo ora si sparge in mancanza di dati l'interrogativo è decifrare l'intricato più che leggere come intercettare sacra l'accettazione mediazione del mondo piangendo soli nel tormento quaggiù gli occhi pieni di polvere laviamo al mattino ciechi restando verso spazi feriti c'incamminiamo cercando quel verziere chiamato paradiso che infinitamente supera ogni ragione niente sfavillerà di più guardando nelle ultime notti alla nostra fine che il silenzio la voce delineata più potente dell'agognata pace La lettura del testo dello stesso poeta Pare a chi ora vi scrive che questa poesia inedita di Sergio Carlacchiani , che ci onoriamo di poter pubblicare, si muova su un sentire/sentiero che lascia al lett...