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Danzare con un piede fissato a terra

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    Non può che partire lenta quella musica per contenere l'attesa di una follia che alza il capo e fa muovere  i piedi a spirale. E non chiedere perchè io ora spalanchi gli occhi e sollevi le braccia al cielo: piuttosto, danza con me.   Lo senti anche tu il violino chiamare la Kof (1) e la Tzade a testimoniare l'intento? È il clarino che ora interviene? Lo senti appellarsi alla muta sentenza dell' Alef che ride e ride e ride?   Oy, oy, oy - mi hanno legato il piede sinistro a terra oy, oy, oy - ballerò con gli occhi. Oy, oy, oy - le stelle sono fissate  con puntine da disegno sulla tela Blu di Prussia del cielo e ballano alla cantilena corale della Vav e della Zain; due opposti che danzano e fanno l'amore sulle colline dai colori lisergici della conoscenza.   Ma tu, no, non nominare numeri e lettere, - non ora - piuttosto danza e lascia che si ricomponga dai pulviscoli della distruzione il Tempio di una follia che lenisce,  ricrea e guarisce. ...