Poesie inedite di Melita Ruiz (Emanuela Maggini) - con nota di lettura di Sergio Daniele Donati
È sempre un piacere incontrare delle scritture che dal corpo partono e al corpo stesso tornano trasformate. Ho potuto spesso notare in chi unisce la pratica della danza, ad esempio, a quella della scrittura un legame molto stretto che si declina, a seconda delle inclinazioni differenti del/della poeta tra l'esperienza del corpo, inteso come identità in movimento e la traduzione dell'intimità di un gesto in parola. Persino il pensiero retrostante a quelle composizioni, che fanno della sinestesia molto spesso il campo espressivo e retorico precipuo, appaiono positivamente condizionate da una profonda conoscenza gestuale e corporea , prova questa che i mutamenti avvengono sempre in entrambe le direzioni: dal corpo alla parola e dalla parola al corpo stesso. È sicuramente questo il caso di Melita Ruiz – nome d'arte della poeta e danzatrice di tango Emanuela Maggini – di cui ci onoriamo di proporre tre poesie inedite. Sono poesie molto differenti...