Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta nature boy

El me Milan - ricordi di un Nature Boy

Immagine
Era, è e sarà sempre così. Perché quando il ricordo piega, e senti un'odore d'asfalto grigio nei pori della pelle so che lei, al me Milan, mi parla.  E abbasso gli occhi, perché non ho risolto nulla e, forse, non c'era nulla da risolvere, se non la tirannia di un racconto.  E metto le mani in tasca, come allora facevo in quelle, bucate, del mio Montgomery col cammello con i bottoni in osso.  Era stato un regalo di papà, forse troppo largo, perché ero piccolo e magro; ma tanto "che male fa? poi ci cresce dentro".  E io ci sono cresciuto dentro e dentro ci sono cresciute le mie paure e quelle strane sensazioni adolescenti tra le costole, in una Milano che d'inverno sapeva d'umidità e d'estate, invece...d'umidità ancora.  Ci sono cresciuto dentro camminando per le strade e contando i tombini del Giambellino, con una calamita in tasca, perché a volte c'erano delle monetine da recuperare, per comprarci poi la spuma al bar, un posto dove papà mi dice...

Un dolce ricordo (Nature Boy 2)

Immagine
Che poi, finché l'armonica resta nel taschino della giacca di jeans, possono brillare come stelle i tuoi occhi. Ma non avranno suono. Devono cadere a terra le stelle per illuminare i volti. E tu i tuoi sogni li porti ancora nel taschino. Li lasci volare di notte, quando nessuno li ascolta, nella stanzetta. Li lasci parlare di mondi desiderati e mai visti. Che l'amore, Nature boy, si immagina a lungo prima di viverlo. Sopratutto a sedici anni. Lo si porta in giro a quell'età l'amore, Nature Boy, strascicando i piedi. Distratti, portati lontano da un solo pensiero. Dentro al taschino della giacca di jeans, forse troppo larga, l'armonica aspetta il suo turno. E entri in quel bar, strascicando i piedi e i tuoi sogni, e l'armonica sempre nel taschino della giacca di jeans. E ordini una coca e ascolti. Sono bravi suonano bene il blues. E ti brillano i sogni negli occhi e vibra l'armonica nel taschino. “Ti ho sentito suonare nel vicolo”, ti dice il vecch...