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Lettere a una persona speciale - 68 - Ottobre 2023 - "Naufragi"

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  Sai, che il flusso si interrompa non spaura, se prende rivoli sotterranei e celati, dove raccogliere nuovo nutrimento.  Spaventa la diga, la parola che cozza contro il muro di un mutismo attonito, e ne gratta la superficie di pietra urlando la propria dignità a esser detta.  Io conosco - e così tu - la potenza dell'acqua, del senza forma, ma ho perso le facoltà di plasmare argille.  Resto testimone di un naufragio grave, i cui relitti (lemmi e suoni di consolazione) difficilmente potranno essere ricomposti.  E quel canto che prima dicevo mio, lo sento ancora ma sfugge al mio sguardo e alle mie orecchie, lasciando solo scampoli di melodie perse, chissà dove.  Certo, sono ancora miei gli strumenti che ricevetti anche da te, ma non ne faccio uso.  Tutto appare senza significato, senza direzione.  Allora torno ai miei alfabeti antichi, alle forme appuntite e morbide (allo stesso tempo) di lettere il cui pianto si diluisce nel sangue di vittime innocenti. Ancora una volta.  Che cosa v