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Poesie brevi # 2

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Scolora verso l'indaco Scolora verso l'indaco il pensiero nell'ora in cui vibrano tele di ragno, come cetre. Dove poggio i piedi non è il mio mondo - anche se ne porta traccia. La mia terra è il deserto dei miraggi, là dove ho imparato a camminare a spirale, per non esser accecato dal sole. Mi chiedi da dove io venga? Vengo da una crepa d'una storia antica, vengo con mani impolverate e ginocchia sbucciate a pregare il mondo di venerare le stelle ch'io ho dovuto dimenticare. Le tue domande Le tue domande mi serrano la mascella e irrorano le praterie dei miei silenzi. Non ti crucciare se non rispondo, mi innamora il timbro delle tua voce e taccio, come tace la notte il raggio di sole. Confessione Parlai d'inciampo e balbuzie molto prima che il cuore s'infiammasse dell'inutilità della parola. E - per la prima volta - conobbi allora quanto è spaventevole il silenzio che precede la creazione. Scrittura La scrittura è alle volte l'ultima fine arma di chi è

Poesie brevi #1

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Sussurro Aspetta; dillo più piano, che sia un sussurro il tuo parlare della fine. Sull'autobus voci di foglia sullo sfondo e i ricordi tamburi Velo Colsi del velo non lo strappo, ma la carezza. Apnea Un'apnea è l'albero a camme dei nostri respiri e del grido feroce d'ogni speranza Volo Volo radente; sul piano del desiderio plano assente. Alisei (...) e m'incanta nella veglia il sussurro degli alisei nella lingua fatata del sogno Velati Velati lo sguardo, che canti il tuo corpo il canto dell'infinito. Fortune E dirsi fortunato - nella penombra - per l'assenza di abbaglio. Incatenati È un gran talento - e un po' fortuna - dirsi incatenati e in attesa della Luna. Sogno Il sogno, dici, è l'entrata nel mondo dell'Altrove. Io invece credo ne sia l'uscita. Sull'autobus (2) Tengo per me solo - non detta e feconda - una benedizione alla vita. Sorgente La sorgente della parola si cela dietro il primo passo d'un bambino, nel parco dei sogni. Mai