Polittico del nascondimento
(...) tutto questo per non dire quanto fertile sia il terreno dell'inadeguatezza, per non aprire al mondo la ferita del nascondimento, per non parlare senza sosta del desiderio d'essere accolti (...) Accompagna la memoria una lieve brezza un profumo acido d'adolescenza ribelle; pesa l'incapacità mia di dirmi diverso dall'assenza che ha devastato - prima che imparassi l'uso della spada - il mondo di sogno; dei miei sogni più acerbi. Lascia ch'esploda la bellezza della penombra, nella decadenza del tuo autunno. E poi taci; non farti maschera ma coriandolo, non gesto, ma gestazione. Vivi nascosto e non piangere sul lathe biosas versato. Allora è certo, affascina l'Antico ma la rovina testimonia la balbuzie del futuro; l'incanto del passato è morso di tarantola ed è l'incauto inciampo di bambino a sorreggere il mondo. Alla fine di questa corsa io resto a guardia - samurai dalla sp