Trittico della stanza azzurra (o del Tempio profanato)
"Evanescenza" - foto di Sergio Daniele Donati La stanza azzurra Esiste un luogo protetto dal mondo che custodisce il Sacro e il Progetto con la fiamma d'una candela. È il luogo - o forse dovrei dire il tempo - del nascondimento, la culla del celato ove la parola è detta per dire e i nomi del Silenzio sono pronunciati in lingua antica. Esiste una stanza le cui pareti hanno il colore del cielo che rende nuovamente bambini i passi canuti di chi si sporca la mano per tener puro il pennino. Al centro della stanza, lo immagini, un tavolo grezzo e inchiostri e penne e pergamene; e poi i sogni. Sì, proprio sogni; c'è ancora chi immagina che un segreto possa esser condiviso. (Sergio Daniele Donati - inedito 2021) "Il talento" - foto di Sergio Daniele Donati La porta Ho aperto quella porta - ne avevo la chiave - per lasciarti sbirciare la mia stanza azzurra. Non sapevo però - o forse fingevo ignoranza - che, una volta aperta, le pareti si sarebbero striate di rosso;