Augurio per l'anno che viene
Foto di Sergio Daniele Donati Sono là. Vicine, lontane. Corone e parole. Tu chiamale dal basso. E precipitino, senza ostacolo, sui tuoi passi più puri. E sia tolta la benda, e lo sguardo guardi, e si scurisca la pelle sotto un sole condiviso. Sia benedetta la terra che accoglie la tua pelle di biscia, e poggino su muschi i tuoi piedi bambini. Nell'ora del cambiamento accogli la mano d'anziano che trema d'esperienza, indicale il futuro nel suo passato e siano i suoi palmi le mappe per il tuo cammino. Cadano maschere, si liberino le labbra e canti il canto a lungo trattenuto nei nostri petti d'aquila.