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Cinque inediti di Alessandro Ardigò

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1. C'è una goccia d'acqua di luce varia. Scivola sulla roccia. 2. Sono così luminose le anime fragili che mi si chiudono gli occhi per cercare il buio quando le incrocio da sole sulla via al nevaio. 3. Eri di nuovo con me col tuo sorriso di vent'anni e i capelli cortissimi. Eri una fine betulla che si chinava a toccare il fiume mossa dal vento di marzo.   4 . Passano gli anni e mi ritrovo assorto qui, nella contemplazione del vuoto in un chiostro. Solo una foglia cade se mi attraversa una rondine in volo. ___ 5. L'atteggiamento di preghiera anche in un ateo è quello della percezione e del profondo affidamento. Ci sono delle luci nel fondale del lago di montagna. ___ NOTE BIOBIBLIOGRAFICHE Alessandro Ardigò (1982) è docente di Lingua e Letteratura italiana e dal 2017 è responsabile della rivista di humanities RadiciDigitali.eu. I suoi interessi di studio e di ricerca si concentrano in particolare sul medioevo e sulla contemporaneità letteraria. Per quanto riguarda la po

Amore

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(...) chiamavano amore la fatica di vivere e attenzione all'altro  il desiderio d'essere accuditi come bambini; un abuso linguistico che ancor oggi  mi fa balbettare suoni disarticolati quando  vorrei dire al mondo ch'io amo (...) Testo - inedito 2022 - foto ed elaborazione grafica di Sergio Daniele Donati ©

La profezia di Nietzsche di Gianpaolo G. Mastropasqua

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Gianpaolo G. Mastropasqua in una foto di Dino Ignani È con profonda commozione che Le parole di Fedro pubblica questa poesia inedita di Gianpaolo G. Mastropasqua, scritta dal poeta e amico per il padre mancato solo pochi giorni fa (14.11.2022). La redazione tutta si stringe attorno al dolore dell'autore capace tuttavia di lasciar trasparire in questi versi anche il dolce ricordo di una presenza fondamentale per lui. Per la redazione  il caporedattore Sergio Daniele Donati E quando nacqui germogliante di visioni nell'ora tremula del travaso, acquatico come oceano e piangente di nuova terra dalla ferita di una madre al seno di spuma dove addentavano i nutrimenti istantanei nello spazio delle infinibili lingue d'oro nella radura della pelle dormivo vivendo. E tu padre mi cullavi con gli astri negli occhi, nella casa minuscola in via Marconi, che strisciavo albeggiando in discussioni animate col pulcino bianco impiccato al lampadario, affinché volasse sul letto, per giocare con

(Redazione) - Un "accordo in bemolle minore" di lettura: su tre sillogi contemporanee (BIGNOZZI, COPPOLA E URSELLI)

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A cura del caporedattore Sergio Daniele Donati Partiamo da un simpatico false friend.  Una nota di lettura, anche prima che sia nota, è bene che sia portatrice di un suono solo. Ma uno spartito musicale non è composto di note soltanto. Ci sono anche gli accordi e spesso questi sono composti da tre note distinte.  L'armonia tra le tre note che compongo l'accordo ne creano l'unicità e identificabilità.  Forse per questo sono abituato, sin da piccolo, a leggere almeno tre libri contemporaneamente.  Mi piace tracciare linee e fili tra scritture diverse tra loro. Che poi queste linee di congiunzione siano immaginarie o meno, in fondo, poco conta. Anche le costellazioni sono linee immaginarie e tanto immaginate , prive di consistenza fisica tra le  stelle che le compongono che spesso non sono nemmeno appartenenti al medesimo sistema e si trovano distanti tra loro anni luce. Eppure l'uomo, attraverso quell'immaginario, ha orientato le sue navi per millenni.  L'ordine,

It's just jazz

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È solo jazz - pazzo passo di gatto nero, sul tetto - solo jazz. Sta nel tempo, salta, e poi al trono del tempo torna vicino a quella voce nera, di matrona. Tu soffia e aspira nell'armonica, nature boy, di te si dirà, lo sai, poi ch'eri troppo giovane per quei sudori ch'eran sogni quei tuoi amori ma che hai piegato bene alla vita dello strumento la voce e delle stelle il canto a quel tuo inespresso pianto. 

(Redazione) - Nota di lettura su SENZA TEMA! Poesie coraggiosamente atematiche (AA.VV. a cura di Pietro Pàncamo - edizioni Simple 2022)

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È uscita a luglio 2022, per i tipi di Edizioni Simple, a cura del poeta  Pietro Pàncamo , la raccolta di poesie di Autori Vari,  SENZA TEMA! Poesie coraggiosamente atematiche . La raccolta, come il titolo stesso sembra voler indicare, si caratterizza per una apparente assenza di una tematica comune alle composizioni.  E, richiamandosi sempre al titolo, questo appare essere un atto di coraggio , quantomeno nel suo richiamarsi ad un libertà non solo tematica ma anche stilistica e di linguaggio degli autori.  In realtà, tuttavia, a ben vedere, alcune linee, seppur soffuse, paiono mettere in relazione le diverse scritture.  E, facendo un esercizio caro alla ermeneutica ebraica, è sempre bene cercare di trovare la similitudine nella differenza e la differenza nel simile, facendo così comunicare il sim-bolo col dia-bolo, ciò che rende simile e dà merito al nostro comune esistere, con ciò che, separando, insegna il valore della diversità e della unicità di ciascun oggetto. Le due forme di co

(Redazione) - Su OFFICINA 21 (Entheos Ed 2022) di Laura Spazzacampagna e Federico Bario

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È uscita da pochi giorni l'opera di Laura Spazzacampagna e Federico Bario Officina 21 (Entheos ed 2022).  L'opera, di altissimo livello contenutistico, si caratterizza per un dialogo poliespressivo tra le opere dell'artista figurativo Bario e la poeta Spazzacampagna , in cui parola e immagine perdono i loro specifici contorni per disegnare assieme una traccia di viaggio.  Tale percorso è caratterizzato da tratti in parte iniziatici che non possono sfuggire.  Non siamo semplicemente di fronte a una parola che si ispira ai colori e ai tratti delle immagini o, al contrario a linee figurative condotte dalla parola.  L'impressione che ne ha il fruitore nella immediatezza della lettura/osservazione è di una perfetta fusione - o meglio interazione -  tra due vie espressive forse solo in apparenza lontane tra loro.  Se sopra ho parlato di iniziazione non è certo per attrarre chi mi legge in un mondo new age style con facili formule esoteriche, che chi scrive respin

Dialoghi poetici coi Maestri - 45 Maurizio Cucchi

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I Poesia non è che momento di suspense collegamento temerario  tra la vita e la morte E la vita - chi non lo sa? - è congiunzione amorosa. II Se le campane dànno rintocchi solamente metallici e i nostri volti sono volti scombiccherati e assurdi le nostre frasi talvolta sconnesse, non ti meravigliare; siamo orfani di padre. (Entrambe le poesie sono tratte da Maurizio Cucchi  -  da Paradossalmente e con affanno - Einaudi editore) I Mi chiami con passo d'airone nella palude a dir della poesia ciò che lei di sé stessa non dice . E la vita - io ne son certo - è parola di quattro lettere. II Le campane gioiose dell'inquisizione di lontano; ci coprivamo i volti per salvarne il ricordo prima dello scempio. Non ti meravigliare se fu il figlio a uccidere il padre. (Entrambe le poesie - inedite 2022  di  Sergio Daniele Donati  © )

Il quarto Alef-Bet - 06 (He/Vav)

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Ha il suono delle Gymnopèdies quel nostro guardar lento fuori dalla finestra. E la vita che si srotola sotto il nostro sguardo in risate sguaiate ci mostra la via  circense dell'interpretazione. Il simbolo si fa gioco le sere d'estate; mentre allenta il giogo sui nostri colli il profumo persistente del gelsomino, la seduzione evanescente e femminea delle belledinotte.

Due inediti di Laura D'Angelo

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Di te Per scrivere di te che non sai e tuttavia esisti Per inventarti oltre la brina dei giorni, sul crine in neve di passi stanchi e sbiaditi contorni Per raccontarti oltre le tende alle finestre, l'amore assonnato delle mattine sopite in trepido incanto e tu solo mio Perché l'amore sia il mio tutto e il mio nulla ancora oltre l'ultimo verso di una poesia di te mi inebrio. Novembre Un intrigo di strade, viuzze di case chiuse e raccolte in pietra grigia e rossastra alla luce di un lampione, lungo il fumo dell'odore notturno di nebbia di novembre. La solitudine di oggi scava un suo ricovero nei ricordi arsi di vita. Cammino. Tra le perdute cose, il logorio dei riemersi. Note biobibliografiche Laura D’Angelo (1986) si laurea con lode in Lettere classiche e Filologia classica, e consegue un Dottorato di ricerca in Studi Umanistici. Pubblica articoli accademici e saggi critici in riviste scientifiche e volumi collettanei e collabora con riviste culturali online

L'attesa

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Considera delle stelle l'urlo ancestrale. Non deve esser facile, esplodere nel nulla e nel nulla tornare. Tacevo, allora, come tace la linfa sotto un'antica corteccia, il rivolo sotterraneo, il seme interrato o il raggio di luce prima che sia tolto al lume  il nero velo. Finì in quell'istante  la mia falsa modestia e compresi che altro  non stavo facendo da prima della mia stessa nascita che sognare me stesso sognante. Foto e testo-  inedito 2022 - di  Sergio Daniele Donati   ©

Sei inediti di Saverio Bafaro

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Il fiore più bello ha instillato il più grande timore: la sua fierezza è un involucro tragico la sua erezione una violenta presenza. Quali misteriose trame cela il suo giovane sognare, quali la sua magnificenza? E nelle sue pupille viste da vicino quale figura si nasconde vivendo in parallelo un destino capovolto? Con quale prodigio e sotto quale condizione si uniranno il fuori col dentro in un essere più completo che non muoia nel nascere e che non nasca nel morire ___ Premendo mi dici di esserci specchio conficcato nel fianco così da dentro riesco a sentirti corpo pieno di contenuti e dispositivi di immagini desiderose di esser viste nelle ossa, nei muscoli, nelle cavità in un sentire che tutto unisce con la testa a completare il viaggio e oltre non posso transitare e niente più, oltre questo bastare ___ Separare e poi sovrapporre in parte l’uomo e la donna che porto in me rendendo grazie al loro esserci, armonizzarne con voluta intensità le fisionomie ai due lati dello specchio con

Due poeti allo specchio (Maria Concetta Giorgi e Sergio Daniele Donati)

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  Maria Concetta Giorgi Intimo Due possibili lettere, in una tu tutto intero sprezzante erotico momento sacra voglia di un corpo. Nell'altra, un disciplinato desiderio una maturità ingenua la tensione e la calma. Appoggio gli occhiali e non trovo più il modo di guardarti la penna si ferma sulle letture che possiedo. La mia memoria il filo che non ci lega, sono il vuoto corallino di parole e tagli. Maria Concetta Giorgi - inedito 2022 Sergio Daniele Donati Alfabeti Se non fosse pelle vivente il nostro epitelio ben potrebbe farsi traccia di parola. Invece scalpita - puledro impazzito - alla sella dell'inchiostro. Tra vita e parola c'è un solco che pulsa e trasuda liquidi sacri e paste  colorate da mani d'alchimista. Ancora non tace la nenia d'un popolo che recita i suoi alfabeti senza sosta, e noi, creature di sogno, ci chiediamo in cosa esser contenuti? Forse è giunto l'istante d'una resa felice, di perdere l'imene del non detto ed augurarci d'esser d

(Redazione) - Specchi e Labirinti - 13 - Il giovane Pasolini e l'antico Pascoli

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di Paola Deplano L’annuario dell’Università di Bologna, a proposito del piano di studi di Pasolini Pier Paolo di Carlo numero di matricola 3416, iscritto alla Facoltà di Lettere dall’anno accademico 1939-40, recita così: A.A. 1939-40 Letteratura Italiana (Calcaterra): la poesia di Vittorio Alfieri (esercitazioni sul Goldoni); Letteratura Latina (Funaioli): le origini della letteratura romana e Tito Livio; Storia della filosofia (Saitta): la filosofia dell’Umanesimo nella seconda metà del Quattrocento e illustrazione del Discorso sul metodo di Renato Cartesio; Letteratura greca (Coppola): la tragedia greca ed in particolare l’Ippolito di Euripide; Storia greca (Solari); la seconda guerra per l’indipendenza greca; Storia moderna (Simeoni): l’Italia dagli accordi di Bologna alla pace di Cateau-Cambrésis; Filologia romanza (Parducci): i più antichi trovatori provenzali e il romanzo picaresco; Lingua e letteratura tedesca (Bianchi): il Romanticismo in Germania e in particolare Novalis; Ling