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Echi di Fedro - Seconda fase - 03 - Rossella Tempesta e Cinzia Coppola

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  Foto di pubblico dominio di  Patrick Tomasso  trovata sul sito  Unsplash Da un’idea di Sergio Daniele Donati, accolta da tutta la redazione, è nato circa un anno fa il progetto  Echi di Fedro . I lettori affezionati del blog sanno quale importanza abbiano in questo spazio temi quali: l’Altro, l’ascolto e lo scambio di pensiero e la natura sempre dialogica della scrittura poetica. Ascolto e scambio, poi, sono elementi fondamentali per la creazione di un dialogo, in particolare di un dialogo poetico in cui diverse voci prendono vita con fertili risultati. Si è deciso di quando creare un vero e proprio spazio laboratoriale e sperimentale di dialogo dal titolo “ Echi di Fedro ”. Inizialmente ogni redattrice/redattore ha proposto all’intera redazione di produrre un dialogo con un poeta scelto dal proponente ma approvato dall’intera redazione. In seguito, in una prima fase, ogni redattrice/redattore ha contattato la voce poetica del panorama contemporaneo perché interagisse in dialogo poet

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  Dis-moi que ce n’est pas une blessure le parfum que le vent agite entre tes cils, que tes mains parlent encore une langue que les paroles ne savent pas prononcer, qu’il existera dans le futur un passé où nos âmes trouveront abri sous le vert d’un trèfle. _______ Traduzione dal francese Dimmi che non è ferita il profumo che il vento agita tra le tue ciglia,  che le tue mani parlano ancora una lingua che le parole non sanno pronunciare, che esisterà in futuro un passato  dove le nostre anime troveranno riparo sotto il verde di un trifoglio. ______ Testo e traduzione dal francese di Sergio Daniele Donati 

(redazione) - Passaggio in Grecia (Το πέρασμα στην Ελλάδα) - 03 - In viaggio nell’Ade. Su “Uno scuro filo annodato” di Anna Griva

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        Di Maria Consiglia Alvino      Italo Calvino diceva che “un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire” 1 . È questo il motivo per il quale gli eroi omerici e della tragedia greca continuano a parlarci con straordinaria vitalità, riconducendoci alle tensioni archetipiche alla base dell’essere uomo. In “Uno scuro filo annodato” 2 Anna Griva, poeta greca classe 1987 di cultura europea estremamente ampia, ci mette ancora una volta di fronte ad Achille, Oreste, Andromaca, Antigone, Clitemnestra, Cassandra e gli altri, consentendo al lettore di specchiarsi nelle drammatiche fratture dei loro mondi. E lo fa attraverso uno sguardo del tutto originale: l’autrice immagina che gli eroi parlino a posteriori delle loro esistenze, dopo che la Morte – lo scuro filo che annoda tutte le voci della silloge – ha dato a ognuno la giusta chiarezza sulle proprie vite, sui propri drammi. Si tratta di una sorta di “Antologia di Spoon River” immersa nel mondo antico o di