"Vale Tutto", una poesia inedita di Anna Segre - con nota di lettura di Sergio Daniele Donati
VALE TUTTO Ho visto l’istigazione andarsene in giro con la maschera da opinione. E la facevano passare come i polacchi che avevano fatto il trattato con Hitler, pensando che valesse l’accordo mentre i carrarmati pochi giorni dopo entravano a Varsavia. E difatti con quella maschera entrava dappertutto accolta come libero pensiero. E offendeva e dileggiava travestita così bene da passare per intellettuale per originale. Creava la distruzione del linguaggio aggrovigliando, era il caos dei significati, era il cavallo di Troia delle parole. Continuando così la cittadella della relazione sarà rasa al suolo e noi saremo nell’impossibilità di dirci l’un l’altro cosa veramente pensiamo. E io sono Enea esiliata col vocabolario sulle spalle nella notte. _____ Raramente mi sono imbattuto in una poesia in cui il simbolo diviene realtà battente ed urticante in modo così evidente. Una scrittura che, pur senza rinuncia ai richiami metaforici forti, lascia poco spazio all'esuberanza di intepretaz...