Lettere a una persona speciale - 74 - Gennaio 2024 - "in piccioletta barca"
Tu sai bene che da lì veniamo tutti, da quel soffio tiepido che ci spinge lontani dalla sorgente come barchette di carta o gusci di noce, nei ruscelli dell'esistenza. E sai altrettanto bene che non c'è sguardo possibile sul futuro in questo nostro navigare a vista in piccioletta barca (1) per scelta, sì, per bramosia di naufragio. Nulla, lo sai, è più radicato nelle nostre balbuzienti anime che il desiderio di perdersi in queste eterna notte senza stelle. Eppure conosci anche il mio canto di ritorno, da te sola forse udito, il mio chiamarti senza sosta dalle cortecce degli alberi e dai muschi dei boschi ove posi il piede con la leggiadria un po' beffarda di una ninfa. Ne conosci le melodie e i ritmi sincopati e sai che, se canto, è per dirmi vinto, vinto dall'abisso della bellezza sulle mie retine astigmatiche. Già, io il bello non so metterlo bene a fuoco, e la mia memoria si rivolge sempre più al suono che all'immagine. Io non posso tornare ...